Club di recente attivazione, ma formato da soci ben navigati in fuoristrada, infatti li abbiamo già visti organizzare nientepopodimeno che la prima tappa del Campionato Italiano Cross Country "l'Italian Baja di Primavera". I tre soci veneti, già caposettori all'Italian Baja di Pordenone, supportati dalle relative consorti hanno portato a termine una tappa a regola d'arte, con percorsi inediti in area autorizzata del fiume Piave, una gara che è piaciuta a tutti gli equipaggi partecipanti sia per la varietà dei fondi: sassi, sabbia, acqua, bosco, fango e sia per la location paesaggisticamente interessante e ben strutturata, con ottimi alberghi, buon cibo e prodotti enogastronomici di ottima qualità.
Si legge dal Comunicato dell'Ufficio Stampa del Campionato Italiano Cross Country:
"Quel po’ di “sana follia” che accomuna i tre “saggi” alla guida della nuova creatura sul Piave per il Campionato Italiano Cross Country Rally. Presi singolarmente sono quasi normali, anzi, posati. Messi assieme cominciano subito ad agitare idee e progetti, un turbinio di visioni in fuoristrada, accomunati da un’identica passione per le avventure a quattro ruote motrici. “Ho fatto tutta la trafila di elementari, medie, superiori e università all’Italian Baja mondiale – sogghigna Willy Gasperin – trovando per strada simpatici compagni di corso come Francesco Bottega e Germano Vian. Ora ci hanno detto che siamo pronti per affrontare un dottorato al Primavera. Speriamo vada tutto per il meglio, anche la laurea in organizzazione di una prova del Campionato Italiano Cross Country Rally è una cosa seria, di quelle che ti fanno stare sveglio la notte a studiare e perfezionare il programma, il percorso, la tabella di marcia”. Mancano solo tre settimane al debutto del nuovo Italian Baja di Primavera, a guida del Team Racing 4x4 di Lentiai, ma con la navigazione ancora assistita dal Fuoristrada Club 4x4 Pordenone di Mauro Tavella, Alessandro Moro e Bruno Bavaresco. Dal greto del Tagliamento in Friuli si passa a quello del Piave a cavallo dei comuni di Vidor e Crocetta del Montello: un cambio di orizzonte deciso un anno fa, quando Willy, Franco e Germano, proprio nel mezzo del loro impegno di commissari di percorso e capi settore a Valvasone, si sono guardati negli occhi ed “è scattata quella sana follia – racconta Bottega – di portare in Veneto la competizione, di provare qui dove nessuno ci ha provato prima. Dobbiamo ringraziare le Amministrazioni di Vidor e Crocetta, perché senza la loro immediata disponibilità, nulla avrebbe potuto cominciare”. Non sono soli i tre “saggi” in questa impresa. A parte l’ausilio dei tutor pordenonesi, ci sono anche mogli e compagne a dare una mano, “a supportare e sopportare la nostra passione – ammette Vian – svolgendo compiti di segreteria e logistica, rendendo concreti i nostri svolazzi visionari. Siamo una specie di famiglia allargata, ognuno ha i suoi compiti assegnati e poi ci riuniamo allo stesso tavolo per prendere decisioni condivise”. (Carlo Ragogna)
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