L’Alta Val Torre, uno dei territori naturali tra i più suggestivi ed incontaminati del Friuli Venezia Giulia, ha ospitato anche quest’anno il tradizionale raduno 4x4 che ha avuto la presenza di equipaggi non solo provenienti da tutto il Triveneto ma anche da Austria e Svizzera. In sintonia con l’ambientazione della manifestazione, ai piedi del Parco delle Prealpi Giulie, veniva confermata l’ormai consolidata tipologia che prevede proposte su più giorni, dal venerdì alla domenica. Programmi indicati a quanti prediligono l’off-road turistico, adatto sia a piloti esperti nella guida 4x4 che a quanti si avvicinano per la prima volta all’uso del fuoristrada su terreni naturali.
Anche in questa edizione sono state confermati alcuni programmi collaterali come le visite guidate a siti storici e naturalistici. Particolarmente interessante, nella giornata del sabato, la visita alla sede del CRCS, associazione che riunisce gli appassionati di collezionismo veicoli d’epoca, soprattutto militari e riferiti alla Seconda guerra mondiale. Il tradizionale raduno off-road partiva alla domenica mattina dalla Piana dei Ciclamini, alla presenza del Sindaco di Lusevera Mauro Pinosa che nel saluto ai partecipanti, provenienti da tutto il triveneto, l’Austria e dalla Svizzera, dava alcune indicazioni sulla vocazione e le potenzialità turistiche del territorio che hanno avuto quest’anno un valore aggiunto con la riapertura delle Grotte di Villanova in una veste ancora più ampia ed organizzata.
Dopo un assaggio di dolci fatti in casa con ricette tradizionali del luogo e qualche stuzzichino salato, si partiva alla volta del passo Tanamea. La prima parte del programma prevedeva l’attraversamento della suggestiva piana, la risalita del greto di un torrente totalmente asciutto e la possibilità di un percorso aggiuntivo tipo slalom-trial, intriso di qualche difficoltà, mai comunque accentuata. Poi i percorsi portavano i partecipanti in località Stella di Tarcento e, quindi, a Villanova delle Grotte con una piccola sosta ristoro nel borgo per dare la possibilità a tutti di una pausa proprio a metà l’intero percorso del raduno. Quindi, poco dopo la ripartenza, il percorso off-road riprendeva con la proposta di una impegnativa variante che la pioggia dei giorni precedenti aveva reso particolarmente ardua perché fatta in salita. Poi, per tutti, vi erano dolci sterrati e carrarecce nei boschi, con percorsi tipicamente turistici, fino a raggiungere la meta finale a Campo di Bonis, un’oasi naturalistica con centro ippico e allevamento di vari animali. Un caratteristico e abbondante ristoro, a base di prodotti agresti locali, chiudeva il programma ufficiale del raduno, sotto l’egida della Csen, supportato dalla Regione con il marchio “Io Sono Friuli Venezia Giulia” e dalla BFGoodrich. Per chi non aveva ancora esaurito la carica “off-road”, vi era la possibilità per un opzionale prolungamento fuoristrada con il rientro alle proprie dimore non prima di aver percorso una lunga e scorrevole pista forestale con discesa panoramica finale a fondo valle.
G.F.I. ALPE ADRIA off-road, a.s.d.