Questo sito web utilizza i cookie

Sul sito ci sono cookies tecnici e di terze parti profilanti per i quali abbiamo bisogno di un tuo consenso all'installazione. Leggi al nostra Cookie policy

Baja Extremadura 2025

Si è aperto il campionato europeo Fia Cross Country Bajas, con la prima prova in Spagna: la Baja TT Dehesa Extremadura. Questa gara, giunta quest’anno all’edizione numero nove, possiamo dire che portava il nome con se. Infatti la tanta pioggia ha reso la competizione davvero difficilissima con 41 partenti nella categoria FIA e  solamente 16 classificatisi alla fine.

 

 

Ma andiamo con ordine, infatti la Baja TT Dehesa Extremadura è una gara spettacolare, vero e proprio off road, attraverso Spagna e Portogallo, con dei paesaggi davvero mozzafiato. Infatti la Dehesa è un’area Parco naturale dove vivono un numero incredibili di specie animali ed il paesaggio verdeggiante, coltivato a piantagioni di frutteti, di sugheri, di ulivi, rende il paesaggio magico e suggestivo.

La competizione era dedicata sia alle auto che alle moto, valida per il campionato FIA e FIM, come detto ma anche per il campionato spagnolo; quindi il numero complessivo di partecipanti ha superato le 140 unità. Tra costoro gli italiani erano solamente due: Alessandro Ruoso sulla sua Yamaha e Paolo Ceci navigatore di Charles Tuthill sul ssv Oryx 3.

Entrambi i nostri portacolori hanno concluso la competizione, Alessandro Ruoso in terza posizione assoluta. Paolo Ceci in settima posizione assoluta nelle rispettive classifiche.

 

 

La competizione è stata caratterizzata da un percorso davvero difficile, reso ancora più impegnativo dalle terribili condizioni meteo. Freddo e pioggia hanno provocato una quantità di fango impressionante; tanto da costringere l’organizzazione a continui cambi di tracciato e tagli delle prove speciali per completa intransitabilità di alcune aree. Le giornate di gara sono iniziate, come d’abitudine, con le verifiche tecniche ed amministrative, dopodichè una giornata dedicata allo shakedown, per permettere a tutti di mettere a punto gli ultimi dettagli dei propri mezzi; ed al cerimonial start. Le vere battaglie sono iniziate venerdì mattina con un prologo di 6 km svoltosi nell’area della Isla de Los Monos. Un parco naturale posto su un’isola in mezzo al Fiume Guadiana, che transita proprio in mezzo alla città di Badajoz. Quest’ultima infatti era il quartier generale della competizione e la coreografia era davvero incredibile nonostante la pioggia.

Dopo il prologo la prima prova cronometrata era lunga ben 178 km e raggiungeva un’area militare sul confine con il Portogallo, prima di entrare nel territorio di Elvas, in Portogallo appunto, territorio patrimonio Unesco. Sabato due prove speciali rispettivamente di 107 km e 179 km, corse in modo alternato dalle auto e dalle moto, così da evitare che le due categorie si incrociassero sul percorsi. La prima prova iniziava a Montijo, la seconda ad Alconchel, ma entrambe erano caratterizzate da tango tanto fango. Queste condizioni hanno creato moltissimi problemi meccanici a tutti gli equipaggi e la classifica finale si è rivelata molto corta. 

 

 

Alla fine della gara abbiamo avuto modo di parlare con Alessandro Ruoso, che ha detto di essere molto soddisfatto della sua performance, ma di aver faticato non poco dal punto di vista del tracciato, infatti i solchi estremamente scivolosi sul percorso rendevano difficile mantenere le giuste traiettorie e tenere la moto, che tra l’altro ricordiamo era una Yamaha Tenere 700, quindi abbastanza grande, sul giusto tracciato. Anche Paolo Ceci ha confermato le stesse difficoltà praticamente, pur essendo sul sedile del copilota, il loro ssv ha faticato molto in acluni tratti.

La gara alla fine è stata vinta dallo spagnolo Tosha Schareina con la Honda 450CFR nella cateogria moto. Mentre per le auto ha tagliato per primo il traguardo il portoghese Joao Ferrerira con la Mini.

Tutte le classifiche sono disponibili sul sito bajattextremadura.com

La gara, nel suo complesso, nonostante le problematiche delle condizioni meteo, che in questa regione sono state un evento del tutto eccezionale ed inaspettato, è stata apprezzata molto da tutti i partecipanti e questa nona edizione ha veramente reso le cose Extreme e Dure, rispettando i canoni che ci si aspetta delle vere gare off road. L’organizzazione ha fatto un grande lavoro sotto ogni punto di vista, favorendo anche il pubblico, con punti di passaggio ben segnalati, con la distribuzione del materiale a tutti a tempo debito, permettendo di organizzare le giornate con chiarezza e facilità, contrariamente a quanto succede in molte altre  competizioni FIA.

 

Testo e foto Motorsand4x4

Partner Eventi4x4