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Partenze a freddo

 

Molto spesso assistiamo a vetture che, una volta messe in moto, stazionano anche per parecchi minuti con il motore al minimo e, successivamente, partono a regolare e consueta andatura... E' corretto comportarsi così?
Direi “non del tutto”.

 

Se da una parte è corretto attendere alcuni secondi – ma non troppo - (circa 30 – 40 sec.) con il veicolo fermo ed il motore in moto, dall’altro, prolungare la sosta ed attendere che il motore entri “in temperatura”, magari mantenendo lo stesso a regimi superiori a quelli di minimo (attenzione: questo comportamento in alcuni Paesi è addirittura proibito), per poi partire regolarmente, non è così corretto come si crede.

 

V’è subito da ribadire che il motore entra in temperatura più rapidamente ed omogeneamente se il veicolo è in movimento.
Inoltre, il riscaldamento a veicolo fermo, residuando valutazioni accessorie inerenti gli scambi termici ed i valori dei gas, ha certamente comportato una lubrificazione del complessivo propulsore, ma gli olli presenti nel cambio, nell’eventuale riduttore/transfer/differenziale centrale, nei differenziali ai ponti e nel complessivo di trasmissione in genere sono ancora freddi e consequenzialmente molto viscosi…

 

Occorrerà quindi, dopo aver atteso i canonici 30-40 secondi, procedere - per i primi kilometri - ad andatura moderata, dando modo sia al motore che a tutti gli olli di entrare nella corretta temperatura, aumentando gradualmente il gas prima di procedere ad andature usuali o sostenute.
Quanto sopra è un breve estratto, per ogni approfondimento sugli scambi termici, sui valori di viscosità e lubrificazione degli olli et cetera si rimanda ai nostri specifici corsi tecnici.

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Maggiori approfondimenti nei nostri corsi tematici specifici:www.academy4x4.it

 

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