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Terza edizione del Sahari Rally 2017

Si conclude con un podio internazionale questa terza edizione del Sahari Rally - Challenge International organizzato dalla FASM, la Fédération Algérienne des Sports Mécaniques.

Una bella vittoria nella categoria moto dell'italiano Paolo Ceci, sul secondo gradino del podio il veloce pilota algerino Djafar Serai mentre sul terzo si piazza un altro algerino, Sidi Ali Mohamdi.

 

Nella categoria auto vince la coppia francese formata da Sophie e Thierry Bunel davanti a Nabile e Nadhir Djoudi e in terza posizione Hadj Hicham e Rachid Ouazene.

 

Nella categoria quad trionfa l'Algeria con Mohamed Islam Saib, l’unico a tagliare il traguardo, mentre in quella camion ha la meglio l'italiano Marino Mutti con il copilota Andrea Mazzoleni. Anche il podio SSV è tutto algerino, vince Alan Ammar e Redhouan Boularbah Ouazene davanti a Mehdi e Abdelhamid Ouazene.

 

Una grossa adesione internazionale a questo Sahari Rally 2017, 13 equipaggi italiani, 16 francesi, 2 spagnoli, un portoghese e un austriaco tra i più di 90 in gara. Una carovana partita da Oran dopo la cerimonia inaugurale alla presenza delle autorità e arrivata all’oasi di Tiout dopo la prima speciale di 125,80 Km per raggiungere il giorno successivo dopo una speciale di 92,63 Km il bivacco di Taghit, base delle successive quattro tappe a margherita attraverso le meravigliose dune del Grande Erg Algerino.
Un'organizzazione completamente rinnovata in corsa, Monsieur Chihab Baloul, presidente della FASM ha chiamato a collaborare per la parte tecnica Alain Roulland, uno storico personaggio del rally raid che ha gestito oltre agli aspetti tecnici, quelli sportivi e Michel Bizot che si e occupato del coordinamento generale. Considerando che le date di questa gara sono state fissate a due mesi dall'inizio, è stato portato a casa un buon risultato. L'Algeria ha dimostrato di essere sempre più motivata a riaprire le porte al turismo internazionale, anche attraverso lo sport.

 

 

Siamo, probabilmente, in uno dei paesi più belli del mondo, alla porta per antonomasia dell'immenso Sahara.

L’Algeria è uno dei pochi posti dove oggi come oggi è possibile organizzare prove speciali di più di cento chilometri interamente dentro le dune e in tutta sicurezza.

La percezione di un paese ancora "difficile” viene spazzata via dalla cordialità dei militari della gendarmeria disseminati sul territorio, a loro è stata affidata la gestione delle emergenze sanitarie e lo hanno fatto in modo ineccepibile e con grande dispiegamento di mezzi come possono testimoniare Carlo Seminara, recuperato da un elicottero militare ospedalizzato pochissimi minuti dopo essere caduto e Stefano Turchi, ricoverato per una sospetta embolia.


La Federazione che arruolerà di volta in volta i maggiori esperti internazionali è fortemente motivata a restituire all'Algeria Io storico ruolo di patria dei Rally Raid con il pieno appoggio del Ministro Le Ministre de la Jeunesse et des Sports, Monsier El Hadi Ould Ali, che appoggia gli ambiziosi programmi della FASM che prevedono l’organizzazione di un nuovo rally nella primavera del 2018, mentre si sta studiando una formula inedita per un’altra gara in autunno.

 

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