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Dalle dune allo shopping

Di KJ ne circolano ancora tante e di sicuro in molti di voi ne hanno - o ne vorrebbero - una sotto casa. Agile e polivalente, la precedente serie della Cherokee può riservare grosse sorprese a chi non l'ha mai considerata una fuoristrada pura, figlia minore di quella stirpe di 4x4 da combattimento nate sotto l'egida Jeep. E invece, con qualche upgrade meccanico non troppo invasivo (ed oneroso) assieme a una completa dotazione accessoristica, con poca spesa anche la Cherokee KJ vi può garantire divertimento assicurato, dal fuoristrada alpino fino alla traversata del Sahara. Nonostante non sia freschissima, datata ormai dai 10 ai 15 anni di età, sul mercato dell'usato se ne trovano ancora di eccellenti condizioni a prezzi assai interessanti, dai 3.000 per le più vetuste 2.5 CRD fino ai 7.000 euro per un esemplare 2.8 CRDi del restyling più recente in perfette condizioni, con trasmissione Selec-Trac a tre differenziali e cambio automatico a 4 rapporti, o per l'interessante V6 a benzina, che magari gasata a Gpl ha sempre il suo perchè. Senza peraltro dover rinunciare al trasporto dei bimbi a scuola o all'amato megastore del sabato pomeriggio (che felicità!), grazie a una discreta capacità di carico che si apprezza anche nei viaggi e nell'outdoor, rappresentando una valida alternativa alla seconda vettura di casa, se non come veicolo unico per utilizzo quotidiano.

 

 

Middle size a misura di famiglia, sufficientemente auto da poter essere usata senza rimpianti nei confronti della scontata station wagon stradale, abbastanza Jeep da garantire mobilità in condizioni di off road non esasperato, con poca spesa diventa una fuoristrada totale, comunque comoda anche lungo i trasferimenti su asfalto. Questa è la Liberty (così chiamata sul mercato americano), per noi europei la Cherokee 2^ serie, identificata con la sigla Jeep Kj - succeduta alla prima iconica Xj del 1987 -, una 4x4 trasversale volutamente tondeggiante per svecchiare l'immagine squadrata del modello d'esordio, interprete di una rapida diffusione nei primi del 2000, anche se rimasta sul mercato poco più di 6 anni fino all'arrivo, nel 2007, della Cherokee KK.
Una meccanica tradizionale, con sospensioni miste indipendenti davanti e ponte rigido dietro, e robusta trazione integrale inseribile (dotata sulle ultime versioni di full time con terzo differenziale), ne decretano una buona longevità, sebbene l'assenza del classico telaio in luogo di una scocca autoportante, beneficiando sulla massa complessiva, influisce sulla resistenza nell'uso gravoso.
Onesta la prima motorizzazione Turbodiesel CRD di 2,5 litri e 143 CV di potenza, un poco più brillante la successiva 2.8 da 163 CV, oppure con il V6 a benzina che con 210 CV di potenza massima le dona maggiore brio in puro american style, la Cherokee si districa agevolmente sia nel traffico cittadino che sui tratturi alpini, fino alle cavalcate sulle dune a filo di cresta.

 

Un fulgido esempio di questa innata poliedricità profusa da Jeep alla sua Cherokee Kj ci viene proprio da uno specialista in accessoristica dedicata ai 4x4, un nome storico e ben noto nell'ambiente, importatore in esclusiva di numerosi marchi sul mercato nazionale.

L'esemplare in questione è proprio uno dei veicoli del parco auto della ligure Euro Four Wheeler, di Andora(SV)  (www.eurofourwheeler.com), che in previsione di una sortita nel deserto sahariano ha allestito la sua Cherokee con una dotazione di tutto rispetto, efficace e poco invasiva, pronta al ripristino una volta tornati nell'utilizzo quotidiano. Si tratta di piccoli accorgimenti meccanici alla portata di tutti, per massimizzare l'affidabilità e le performance della meccanica, in tandem con un assortimento completo di elementi utili in un'ottica di viaggio, collocati a corredo del veicolo per affrontre alla bisogna qualunque situazione, ordinaria e straordinaria, dalla vivibilità di bordo al traino e al disincaglio dalle insabbiature sempre in agguato. 

 

Innanzitutto le sospensioni, rinforzate mediante un assetto completo dell'australiana Dobinsons (specialista del middle ed heavy duty), con ammortizzatori a gas nitrogeno e molle da carico, che innalzano l'assetto di 4 cm; è la modifica più dispendiosa qui e affrontabile con una spesa d'acquisto inferiore ai 1.200 € (prezzi al pubblico indicativi forniti da EuroFourWheeler). Considerata l'età e lo stato d'usura dei componenti d'attrito, sono state sostituite tutte le boccole e le testine con altre specifiche ad alta resistenza prelevate direttamente da Mopar.

 

A salvaguardia degli organi meccanici, sotto a motore e alla trasmissione, provvedono due piastre di protezion in alluminio Asfir, da 5 mm (€ 650 entrambe), mentre quattro cerchi in lega Performance TX1 ospitano le sempre apprezzabili BFGoodrich All Terrain da 235/70 R16, indicate per l'utilizzo misto asfalto/sterrato ma adatte anche, in quanto non eccessivamente scolpite, al galleggiamento sulla sabbia.
L'aspirazione del motore passa attraverso uno snorkel Safari (€500), che prelevando dalla sommità del parabrezza l'aria evita di intasare il filtro d'entrata dalla sabbia e dalla polvere sollevate dalle ruote anteriori. L'impianto d'illuminazione è stato rinforzato con una barra a led anteriore americana Vision X pronta a schiarire la pista nelle buie notti africane, mentre le plastiche in Abs di protezione dei proiettori anteriori della EGR (€96), assieme alle griglie dei gruppi posteriori (€68 scontate), riducono i rischi di rottura della fanaleria dalle eventuali sparate di sassi provenienti dai veicoli che precedono.

 

All'interno dell'abitacolo, sacrificando i posti posteriori, il divano è stato occupato da un frigo centrale da 40 litri (€990 questo della Dobinsons), in grado di assicurare cibi e bevande sempre fresche anche sotto il sole sahariano, affiancato da due casse in alluminio a chiusura ermetica dove stivare l'attrezzatura sempre al riparo da umidità e polvere. La dotazione qui prevista comprende il kit di recupero veicolo, con strop e relativi grilli di fissaggio, un kit di riparazione pneumatici tubeless, compressore d'aria monocilindrico brandeggiabile, e due utili slitte da sabbia arrotolabili realizzate in gomma, che senza troppo ingombro durante il viaggio vengono subito pronte al primo insabbiamento. L'accorgimento degli spessi tappetini in gomma preserva l'abitacolo da fango e sporcizia, mentre con la sempre utile ricetrasmittente CB Midland il contatto con gli amici in colonna è costantemente assicurato, anche dove il telefono cellulare non prende (o costa in tariffa roaming).
Alla sera una rinfrescata sotto alle palme è garantita dal serbatoio - con doccino - proveniente dalla Four Marine di Andora (www.fourmarine.it), specializata in allestimenti nautici.
Insomma, una spesa modesta, Jeep inclusa, per godersi qualche viaggio in libertà e in tutta sicurezza. Pronti quindi alla sfida, sulle dune così come all'uscita dal supermercato.

 

 

 

testo e foto di Duilio Damiani

  dudidami@gmail.com

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