Un piacevole week-end in 4x4 ai piedi del Parco naturale delle Prealpi Giulie, uno dei territori tra i più naturali ed incontaminati del Friuli Venezia Giulia, per l’8^ edizione del “Raduno 4x4 Alta Val Torre”.
Una settantina gli equipaggi (tra i quali anche alcuni Mitteleuropei) che hanno accolto l’invito del G.F.I. Alpe Adria (con in testa l’ideatore Luca Mizza) per questo ormai classico appuntamento dell’estate friulana con il mondo fuoristrada e di quanti prediligono l’off-road turistico, adatto anche ai suv, in territori poco frequentati e belli da scoprire. La prima tappa aveva la sua location di partenza alla Piana dei Ciclamini, sul Passo Tanamea.
Il via all’evento 4x4 veniva dato nel primo pomeriggio di sabato 21 luglio dal Sindaco di Lusevera e tutti i partecipanti intraprendevano, da subito, un percorso off-road molto suggestivo, alla portata di tutti i mezzi e piloti, ma che prevedeva anche una variante più chi voleva cimentarsi in qualcosa di più impegnativo.
Il classico road-book, studiato dal G.F.I., dava tutte le indicazioni del caso ed indicava ai partecipanti la prima sosta ristoro a Villanova delle Grotte, dopo circa 2 ore di off-road con passaggi in sommità dove sono stati censiti di recente gli orsi “Alessandro”, “Madi” e “Mirtillo”, segno inequivocabile della tranquillità che si vive su questi monti. Rifocillati dal breve spuntino, la carovana dei 4x4 riprendeva il cammino con l’attraversamento del facile guado del Vedronza ed il panoramico passaggio sulla sommità di Stella.
Quindi, al calar del sole, iniziava la discesa verso Tarcento fino all’arrivo nella suggestiva pineta di Pian di Paluz con una cena tipica friulana a base di carni, formaggi e verdure cotti su pietra ollare dagli stessi partecipanti. Tarcento ospitava anche la partenza della tappa della domenica con il via dato dall’Assessore Marco Falciglia. Il percorso interessava dapprima la zona di Nimis attraversando panoramici vigneti dove viene prodotto il Ramandolo, vino docg dal colore giallo oro antico e dal sapore gradevolmente dolce. La prima sosta ristoro si aveva in tarda mattinata a “La Calchere”, un’antica fornace riconvertita ad uso agrituristico. Quindi, il percorso riprendeva verso passo Monte Croce con la possibilità di una variante impegnativa per quanti volevano provare le proprie capacità di guida e le potenzialità del 4x4 in una tortuosa salita solcata da profondi canali longitudinali. Proseguendo lungo piste forestali appositamente autorizzate per la manifestazione, l’attraversamento di un facile guado sul Malina e scollinamenti tra diverse valli, vicino al confine con la Slovenija, si raggiungeva la località di Campo di Bonis, un’oasi naturalistica con centro ippico, allevamento di vari animali e possibilità di escursioni a piedi lungo il sentiero che porta alle cascatelle del rio Boncic. Nell’adiacente agriturismo, aveva termine il programma ufficiale del raduno con un ristoro ed i ringraziamenti. Una classifica stilata sulla base di un test di cultura anche 4x4, vedeva al primo posto l’equipaggio Minelli, seguito da Taddei, Rubin e Marchesi. La manifestazione era patrocinata dai Comuni di Lusevera e Tarcento.
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