Il Seline Rally Qatar, ha avuto uno svolgimento molto diverso rispetto alle passate edizioni. Non tutti i concorrenti iscritti hanno preso il via a causa di problemi meccanici non risolti nella prova precedente, conclusasi solo una settimana prima. In ogni caso non sono mancati i rappresentati dei team internazionali piu’ forti ed ovviamente il pluricampione, nonche’ cittadino qatarino, Nasser Al Attiyah a bordo della Toyota Overdrive. Ma andiamo con ordine, la base della competizione di quest’anno non è piu il bivacco nel deserto dello Sealine, bensì il famoso circuito del Moto GP di Losail. Qui ci sono state le verifiche, ed il rientro tutte le sere dopo le prove speciali, in un clima molto tranquillo, visto il numero piu’ esiguo di equipaggi presenti. Per quanto riguarda l’italia, non sono di certo mancati i rappresentanti,
che hanno ben figurato soprattutto nella categoria T3; parliamo della famiglia Cinotto: papa’ Michele seguito a ruota dai figli Carlo e Pietro, su tre diversi Polaris Razor 1000 hanno subito dominato le tappe. La prima giornata di gara ha visto una tappa che attraversava lo stato del Qatar da nord a Sud lungo il mare, 226km di cui la prima parte di piste pietrose e poi una conclusione tra le dune; tappa che, purtroppo, è stata fatale per l’equipaggio italiano di Stefano Marrini e Giacomo Tognarini - costui qui festeggiava un anniversario veramente importante: 60 anni e 40 di licenza FIA, il loro Mitsubishi Pajero, pero’, ha deciso di fare le bizze ed il motore è rimasto tra le dune. Il secondo giorno di gara è stato chilometricamente molto piu’ lungo con 346km di prova speciale, di cui la gran parte sulla sabbia dello sealine, sino ai bordi con l’Arabia Saudita. Ai vertici della classifica non c’e storia: Nasser Al Attiyah, navigato dal bravissimo Matthieu Beumel, ha preso la leadership sin da subito, incalzato dalle due mini di Yazeed Al Rajhi e del russo Vsiliey.
In categoria T2 i concorrenti sono molti e la battaglia si fa interessante, con la Toyota del peruviano Raul Orlandini, Jaton Team, che comincia a scalare le posizioni piu’ alte, seguito a ruota dalla Toyota del Saudita Yasir Saidan; i due grandi Nissan Patrol Y62 rispettivamente del qatarino Hussain e di Emil Khneisser hanno reso le cose molto complicate agli altri equipaggi; purtroppo pero’ dopo la seconda meta’ della tappa il Nissan Patrol Emiratino ha rotto il trapezio della sospensione sinistra, cosi’ ha accumulato un notevole ritardo, favorendo il miglior posizionamento del diretto concorrente. La tappa numero tre è stata caratterizzata da un chilometraggio leggermente piu’ alto, 355km di speciale, sempre collegati da un trasferimento verso lo start e dal finishline verso il circuito di Losail di circa 80km; la prima parte dune, sabbia e mare al confine con l’Arabia Saudita, la parte finale pista pietrosa e veloce, in testa alla classifica generale il podio resta saldo in mano alla toyota di Nasser Al Attiyah, ma nelle prime posizioni compaiono nuovi nomi e nuovi veicoli come l’hummer del Team Mobilex di Yuri Sazonov al 5 posto ed il buggy di Jutta Klainshmidt al sesto posto. In categoria T3 la leadership è sempre in mano a Michele Cinotto, mentre Maurizio Dominella navigatore di Pietro Cinotto, ci dice che il tracciato non è molto bello, che questa competizione e’ tra le meno interessanti cui ha partecipato negli ultimi dieci anni, poiche’ non c’è varietà di tracciato: o dune o pietre, nessun cambiamento di paesaggio. E proprio con queste caratteristiche si parte per la tappa del giorno 4, dove i km di prova speciale sono ancora 355, realizzati al contrario rispetto al giorno tre, quindi prima pietre su piste molto veloci, praticamente rallistiche, e poi le dune e la sabbia. Mentre al vertice della classifica generale non ci sono grandi cambiamenti, in categoria T2 passa sul primo gradino del podio il pilota saudita Yasir Saidan, seguito dal Nissan Patrol di Emil Khneisser e dalla Toyota del Qatarino Mohamed Al Harqan navigato da Feras Alloh con il Team Jaton Racing. Questo pilota e’ una sorpresa nel panorama mondiale di quest’anno, infatti non puo’ parlare ne sentire, ma riesce comunque ad essere un pilota molto veloce e certamente sara’ presente in altre gare. La Toyota del peruviano Raul Orlandini ha accusato problemi di surriscaldamento per un manicotto dell’acqua rotto e questo ovviamente ha costretto il pilota nelle retrovie ma comunque e’ riuscito a restare in gara e concludere la competizione, anche il Nissan del Qatarino Hussein ha avuto problemi al cambio ed e’ rimasto fermo tra le dune perdendo la leadership di categoria. Per concludere la competizione ancora una tappa, la numero 5 con altri 350km inizialmente piste pietrose e la giusta conclusione in riva al mare tra le dune, la navigazione estremamente difficile ha visto qualche cambiamento di classifica, ma al vertice c’e sempre la Toyota Overdrive di Nasser Al Attiyah e Matthieu Beumel, secondo il bravissimo saudita Yazeed Al Rajhi navigato da Timo Gottschalk sulla Mini. Un altro saudita al vertice della categoria T2 ed ovviamente trionfo della Famiglia Cinotto della categorai T3.
Il prossimo appuntamento del calendario mondia FIA e’ in Friuli Venezia Giulia all’Italian Baja. Tutte le informazioni sulle classifiche sono disponibili sul sito www.qmmf.com