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Ford Expedition to US

Un viaggio dal nome insolito e dall’itinerario decisamente particolare che ci ha portato a riscoprire ed ammirare le bellezze di città famose ed importanti per la storia quali Washington DC; in contrapposizione a città meno note ma particolarmente suggestive come Pittsburgh PA e Wilmington DE.

 

 

 

Ma andiamo con ordine, il tutto partendo dall’Italia con un volo diretto verso la città più blasonata e decisamente poco accogliente che risulta essere New York. Qui uno splendido Ford Expedition ci attendeva, per offrirci una mobilità incredibile, attraverso ben 3200 miglia ed una serie di stati che nascondono caratteristiche uniche in ogni piccolo scorcio chilometro dopo chilometro.
La prima tappa del nostro viaggio è stata la Capitale: Washington DC è la storia politica del mondo moderno; ma allo stesso tempo è una splendida città da vivere appieno e visitare in ogni suo singolo quartiere. Giungere in pieno centro per soggiornare all’Hilton Washington non è stato difficile, nonostante le generose dimensioni del nostro Expedition, si trova parcheggio ovunque in città e la manovrabilità è eccellente. Ricordiamo che il nostro compagno di viaggio è lungo 564 cm, largo 203cm ed alto 196cm, a bordo in quattro con tutti i bagagli si viaggia molto comodi.

 

 

Il motore che abbiamo a disposizione è un 6 cilindri a V da 3.5 litri ecoboost da 375 cv davvero ben inferociti. Infatti nella modalità di guida “eco” si poteva raggiungere facilmente una velocità di tutto rispetto; nella versione di guida “sport” in accelerata si restava praticamente incollati allo schienale del sedile; insomma il divertimento di guida e di viaggio non è mai mancato grazie al nostro Ford Expedition Timberline.
In città a Washington abbiamo trovato parcheggio sempre con estrema facilità, prima non lontano da Capitol Hill, così ci siamo recati a visitare l’edificio più emblematico di tutto il viaggio. Poi lungo il viale del Capitol Mall, così abbiamo potuto passeggiare tranquillamente fino all’obelisco di Washington e poi sino al Memorial Lincoln. Di nuovo a bordo del nostro veicolo per transitare davanti al Memorial Jefferson e prendere la strada verso il cimitero monumentale di Arlington, dove ogni trenta minuti viene fatto il cambio della guardia alla tomba del milite ignoto.

 

 

La casa bianca, pur essendo un emblema, non è visitabile per i turisti italiani, in quanto l’ambasciata italiana a Washington non rilascia i documenti necessari per il tour guidato; perciò abbiamo optato per visitare Mount Vernon, dove sorge la casa di George Washington. Dista solo 14 miglia dalla città, ma ci si immerge in una natura verdeggiante e rigogliosa. Qui si può visitare l’intera tenuta, all’interno del museo si può ripercorrere la storia del presidente e della moglie Martha, e dell’intero paese. La villa e l’intera tenuta viene gestita da un’organizzazione no profit interamente femminile, che impiega personale per l’allevamento degli animali, per la produzione agricola e la realizzazione dei mestieri di un tempo; in modo da offrire stage anche ad alunni delle scuole primarie e far conoscere da vicino quanto la terra può offrire. All’interno dell’ingresso principale non manca poi il negozio e soprattutto un ottimo ristorante dove assaporare i prodotti coltivati in loco, dopo una tranquilla giornata di visita all’intera tenuta.

 

 

Washigton può essere visitata in qualche giorno, se si decide di non visitare da vicino tutti i musei, ricordiamo che gli Smithsonian sono ad accesso gratuito. Tutte le informazioni utili per visitare Washington in piena autonomia sono disponibili sul sito ufficiale www.washington.org .
Dalla capitale, noi prendiamo la strada verso nord ed attraversiamo il confine tra il distretto di Columbia, il Maryland per raggiungere la Pennsylvania.
Sostiamo a Pittsburgh, una città dedita alla metallurgia, poco conosciuta a livello turistico, ma decisamente interessante. Infatti è allocata alla confluenza di due fiumi, l’Allegheny ed il Monongahela, facile capire perché venga chiamata la città dei ponti. Ponti che si contrappongono alle colline circostanti ed in particolare al Mount Washington. Per risalire questa piccola altura c’è la possibilità di utilizzare il trenino chiamato Duquesne incline, oppure affrontare la stretta stradina a bordo del grande Ford Expedition; così il nostro gruppo si divide e poi si confronta il tempo di risalita ammirando la bellezza del paesaggio sottostante, un panorama unico, nonostante la giornata autunnale non certo tra le migliori. Ovviamente non possiamo non visitare il Senator Heinz Museum che ripercorre l’intera storia della città e della famosa salsa conosciuta in tutto il mondo. Insomma non ci aspettavamo una città così interessante ed al tempo stesso molto vivibile.
Viaggiare a bordo del nostro Ford Expedition Timberline è un vero e proprio divertimento, si guida benissimo, divertente, spazioso, confortevole; miglio dopo miglio scopriamo le sue caratteristiche più nascoste e ne apprezziamo ogni singola rifinitura.

 

 

 

Ma le miglia passano ed in men che non si dica raggiungiamo Dearborn, la città natale del mondo Ford. Qui ci fermiamo per qualche giorno, per ammirare la città del colosso dall’ovale blu. Gli edifici adibiti a centri sviluppo, le aree comuni, gli hotel , e gli immensi parcheggi colmi di splendidi F150, un arcobaleno di pick-up pronti a raggiungere le strade di tutti i paesi del mondo, o quasi.
Non possiamo non visitare il Museo Henry Ford l’annesso villaggio ed anche il Rouge. Il Museo Ford è indubbiamente il museo più bello che un appassionato di automobili e trasporti possa visitare; infatti qui si ripercorre tutta la storia dello sviluppo automobilistico americano e straniero, si possono vedere da vicino e comparare gli stili costruttivi, e le diversità di design. Si può comprendere come sia evoluto il modo di trasportare e di viaggiare dell’America, apprezzare dei mezzi che sulle strade europee non si erano mai visti. Il villaggio esterno ripropone esattamente la vita ai tempi di Herny Ford, con una replica 1:21 della prima fabbrica Ford, scorci di una vita passata che ha segnato l’evoluzione dell’automobile a livello planetario.

 

 

Un autobus, rigorosamente Ford, accompagna poi i visitatori nell’area del Rouge, dove ha sede la catena di montaggio del F150. Il tour prevede la sosta nel teatro per la riproduzione di un primo video che ripropone la storia di tutta la zona dalla nascita di Henry Ford fino all’arrivo del bisnipote. Poi il trasferimento in un anfiteatro molto innovativo, realizzato dagli imageners Disney, che spiega la costruzione del F150 in un ambiente tridimensionale davvero suggestivo, assolutamente da non mancare; poi a piedi si percorrono le navate dove gli operai montano questo magnifico veicolo e dall’alto si può osservare la tecnologia e l’assemblaggio dei veicoli, lungo le varie postazioni. Poi il bus riporta tutti al punto di partenza e la giornata prosegue, magari nuovamente all’interno del museo o di uno dei suoi ristoranti e fast food.
Una gita nel mondo Ford che vale il viaggio fino a Dearborn nel Michigan, ancor meglio se realizzato a bordo di un veicolo eccellente come il nostro Ford Expedition, che nel suo allestimento Timberline, ci offre sedili in pelle, con rifiniture tra il verde e l’arancione, sedili riscaldati o rinfrescati, gestione dell’impianto di riscaldamento/condizionamento separato nelle varie parti dell’abitacolo. La gestione di tutti gli optional in modo elettronico con un display da 21 pollici posto al centro sopra il tunnel del cambio. Il cambio automatico a 10 rapporti viene gestito con un pulsante a rotella al posto della leva, affiancato da una seconda rotella più piccola per la scelta della modalità di guida: normale, eco, sport, bagnato, traino ecc. tale rotella è contornata dai pulsanti per l’inserimento delle 4 ruote motrici, delle ridotte e del bloccaggio del differenziale. Ebbene si si può fare anche fuoristrada più impegnativo con un veicolo dalle dimensioni cosi’ generose e dalla coppia massima di tutto rispetto, ben 530Nm a 2200giri. Ricordiamo che il motore è un 3.5 litri da 375cv. I consumi si sono rivelati una vera sorpresa, infatti abbiamo calcolato una media effettiva di 10,5km con un litro di carburante. Il serbatoio contiene ben 27 galloni; ma il rifornimento è davvero un piacere sia per il costo del carburante, che in USA aveva subìto una temporanea impennata, ma è immediatamente tornato ai prezzi di prima della pandemia; sia per le aree di servizio decisamente ben organizzate, pulite ed economiche anche nella fornitura di altri prodotti.

 

 

Entusiasti del nostro mezzo e dell’esperienza a Dearborn ci rimettiamo in marcia e con una trasferta molto suggestiva attraverso le terre degli Amish raggiungiamo la splendida città di Wilmington nel Delaware. Una sorpresa davvero incredibile; infatti questa incantevole città, che conta circa 70 mila persone, offre una qualità di vita davvero unica ed a breve distanza dal terribile trambusto newyorkese. Qui si è catapultati nella natura, in una città che rispetta gli ampi spazi, con tenute e giardini di incredibile magnificenza. Non possiamo non parcheggiare il nostro incantevole Ford Expedition sul river front e camminare lungo il fiume Delaware per godere dello skyline cittadino, decisamente particolare, così come di alcuni locali che offrono svago serale e qualche stuzzichino. Durante il giorno visitiamo anche la tenuta di Nemours, con gli immensi giardini, curati davvero molto bene, dopodichè andiamo a vedere il museo di Marshall Steam ad Auburn Heights, circa 15 miglia da Wilmington
Siamo amanti dell’auto e scoprire che nel lontano 800 c’erano appassionati di auto a vapore è stato davvero interessante. La tenuta è molto bella, il museo ha una raccolta di veicoli molto particolari, che naturalmente non conoscevamo, e sono conservati in modo eccellente; infatti il proprietario della tenuta il sig. Thomas Marshall ha imparato dal nonno a lavorare sui veicoli a vapore e per tramandare quanto aveva imparato ha realizzato un’organizzazione no profit che ora, dopo la sua scomparsa, si occupa di dare vita e lustro all’intera tenuta.

 

 

Ma impariamo molto sul mondo del motore a vapore visitando il Museo di Hagley; questo è un “must to see” nella vista di Wilmington. Un’istituzione noprofit di carattere educazionale, che cura l’intera tenuta della famiglia di origine francese Dupont, qui immigrata nel 1802. Un’estesa proprietà allocata sulle rive di un canale, dal quale un tempo recuperavano l’acqua e quindi il vapore per realizzare principalmente polvere da sparo. Oggi giorno si può vedere la villa principale, le varie costruzioni dell’epoca, il funzionamento dei motori a vapore, delle varie turbine, gli orti ed i giardini producono ancora prodotti agricoli; ed il personale impiegato è ben felice di descrivere la villa, le varie attività. Il percorso all’interno della tenuta è lungo ben 2 miglia per l’andata ed altrettanto per il ritorno, ci sono dei bus che all’interno trasportano i visitatori, ma c’è anche la libertà di muoversi a piedi. Così parcheggiamo il nostro Ford Expedition e ci addentriamo nel museo e nei vari percorsi della tenuta ammirando paesaggi davvero incantevoli.
E con Wilmington si conclude il nostro viaggio Expedition, abbiamo percorso complessivamente 3282 miglia consumando 128 galloni di benzina; apprezzando ogni paesaggio che abbiamo visto, scoperto, esplorato.

 

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