Una foresta decisamente suggestiva, ai confini con la Finlandia, nell’estremo nord, innevato, freddo eppure estremamente coinvolgente. La competizione ha aperto la stagione per la corsa al titolo, con un numero di concorrenti piuttosto contenuto, ma, data la distanza per raggiungere questa splendida località e le varie difficoltà doganali e non, il risultato è stato eccellente. I partecipanti, un totale di 38 vetture verificate, provenienti da 11 diversi paesi in prevalenza russi, si sono presentati ai nastri di partenza, tutti dotati di pneumatici chiodati. Questa forse la caratteristica sostanziale di questa gara, unica nel suo genere ed unica nel campionato mondiale FIA Cross Country Rally. I favoriti, naturalmente erano gli equipaggi di casa, a dire Vladimir Vasilyev con la Mini X Raid; la realta’ dei fatti ha visto il trionfo iniziale dell’equipaggio finlandese Tapio Suominen navigato da Forsell Tuomo su una Toyota Overdrive. Tra gli equipaggi europei presenti non sono mancati gli italiani del R Team Rally Art, capitanati dal sempre presente Renato Rikler: due Mitsubishi Pajero condotti rispettivamente da Riccardo Garosci e Giacomo Tognarini, mentre al suo debutto sulla neve il qatarino Sh Hamad Al – Thani navigato da Feras Alouh. La gara si è aperta, come consuetudine con le verifiche amministrative, che hanno già creato qualche difficolta’, infatti essendo previste solamente per la mattinata di venerdi’ ( stesso giorno del prologo) gli equipaggi italiani hanno pagato penalità( pecuniaria) uno per due ore di ritardo ed uno per due soli minuti di ritardo alle verifiche amministrative! Fatto questo piuttosto increscioso, ma si sa, regolamento FIA è regolamento FIA…… l’interpretazione e’ tutta da vedere….. Superato questo primo intoppo, non ne sono mancati altri naturalmente, la prima tappa e’ stata particolarmente interessante sia per il pubblico sia per i piloti, che si sono cimentati lungo un tracciato di 158km nella foresta, con la neve, le alci, i castori, ed ovviamente il freddo, il ghiaccio, la poca aderenza nonostante i chiodi, e quindi i muri di neve che hanno fatto il loro lavoro. La prima esperienza sulla neve di Sh Hamad Al Thani e’ stata positiva, per buona parte del tracciato e’ stato in vetta alla classifica T2, poi pero’ è stato inghiottito dalla neve di un fosso, ha perso 20 minuti ed e’ stato aiutato da un diretto concorrente della categoria T2: Alexander Terentyev, che si è fermato e lo ha, letteralmente, tirato fuori dalla morsa della neve. Anche Alexander Terentyev corre la stagione nel mondiale FIA Cross Country con il Ford Raptor, pertanto una vera dimostrazione di sportivita’. Alla fine della giornata, in vetta alla classifica i distacchi sono minimi, tra la Toyota del finlandese Souminen ed il secondo su mitsubishi ( ma appartenente al campionato russo) ci sono solo 7 secondi, mentre 4 e’ Vladimir Vasilyev a soli 2 minuti e 57, ottimo anche il risultato della Mini di Erik Van Loon settimo assoluto. Ovviamente il secondo giorno di gara ha offerto nuove occasioni per racimolare secondi e minuti preziosi a tutti, lungo lo stesso tracciato di 158km effettuato in senso opposto; la leadership conquistata è stata anche mantenuta dal finlandese Tapio Souminen su Toyota Overdrive, quindi per il secondo anno consecutivo la vittoria non resta in casa. Nota importante considerando quanto i locali siano favoriti non solo dal tipo di terreno, ma dall’organizzazione che poco si interessa dei partecipanti stranieri, infatti la maggior parte delle comunicazioni sono in lingua russa, molto impegnativo è il lavoro di comunicazione e comprensione. Lungo il tracciato nessuno parla altra lingua che russo, ed il problema di comprensione diventa insormontabile, quando gli addetti ai lavori sono costretti a raggiungere i punti lungo il percorso 3 ore prima dell’inizio della prova speciale! Si ben 3 ore, fermi al freddo ad attendere che il tempo passi, trasformandosi in tanti pupazzi di neve! Alla faccia della sicurezza sul percorso! Un altro aspetto estremamente negativo di questa competizione è la disponibilità di rete e segnale internet, praticamente inesistente, fatto questo che oggigiorno risulta estremamente problematico, infatti per recuperare le classifiche l’attesa media va dalle 8 alle 10 ore, sino a quando si riesce a raggiungere una struttura esterna all’organizzazione dove una rete wifi, per pur debole che sia offre qualche possibilità; diviene logica una domanda: perche’ non tornare alle classiche classifiche sui semplici fogli di carta e fotocopiatore? Magari anche non in lingua russa? Riassumendo, le novita’ principali dell’edizione 2015 della Baja Russian Northern Forest rigaurdavano la nuova location, alla quale il voto più alto e’ d’obbligo, data la bellezza del paesaggio e l’organizzazione, il cui voto non raggiunge la sufficienza, l’edizione 2014 è stata di gran lunga più accessibile e meglio seguita a livello presenza di equipaggi stranieri.
Per avere le classifiche dettagliate visitate il sito www.bajarussia.com
Testo e foto by fuoristradaweb.com