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Wild Boar Valley Challenge 2015

La forte pioggia che ha caratterizzato i giorni precedenti il “Wild Boar Valley Challenge 2015” ha fatto proprio quello che doveva fare, preparare il terreno portando gli equipaggi su di un tracciato divenuto un vero e proprio girone dell'inferno. Sembra tutto così calmo durante la mattinata nebbiosa del lunedì, l'acqua calma e cristallina di un piccolo ruscello che scorre ai piedi di una splendida foresta accoglie i team per il prologo che notoriamente si svolge presso l'area di allenamento del Club organizzatore.

 

Il sole, dopo diversi giorni, fa capolino tra le nuvole riscaldando la linea di partenza; un circuito di circa tre chilometri tra boschi, viscide salite e discese e le due temibili piscine di fango da percorrere per ben dieci volte. Tutti in fila come in una gara di motocros ; ...3, 2, 1 e poi si scatena l'inferno.

"As I walk through the valley of the shadow of death" - Mentre camminavo nella valle oscura della morte... con piccole variazioni, queste parole dalla canzone di Coolio (Gangsta's Paradise), descrivono perfettamente le preghiere dei contendenti mentre risalgono lungo il “Blue Moon Canyon” a pochi chilometri dalla Città di Buzet, Croazia, durante il primo giorno del “Wild Boar Valley Challenge 2015”.

Tra acqua, fango, rocce, strettoie tra le foreste, il Blue Moon Canyon è uno dei più incredibili, suggestivi e tecnici passaggi della gara.

Il primo roadbook della Wild Boar Valley Challenge 2015 è stato solo un'introduzione per i giorni successivi. Si e svolto principalmente lungo il monte Ćićarija. Le strettoie nella foresta e le rocce non erano tecnicamente così difficili, ma le diverse rocce e la forza del motore erano di vitale importanza.

 

 ( SUZUKI - ARTURO BIAGIONI)

Questa piccola Suzuki Italiana non c'e l'avrebbe mai fatta fino alla fine della gara, ma le prestazioni di molte macchine gettonate come la V8 sono state ancora piu scadenti. La macchina ideale per la Kamo oko vidi Wild Boar Valley Challenge non esiste. E' lo spirito della squadra che ha guidato questa macchina quasi alla fine. Dopo aver lavorato tutta la notte per riparare un semiasse e il differenziale anteriore, la loro prestazione e stata fantastica. Sfortunatamente, hanno dovuto ritirarsi pochi giorni dopo a causa di un problema nel trovare le giuste parti di ricambio.

Diversamente dal primo roadbook, il terzo giorno nell'area del Blue Canyon e stato estremamente duro. Piu di 56 km di lunghezza, il 70% altro non consisteva che nel girovagare attraverso strettoie e profonde scarpate marmoree. Gli spettatori e la stampa, che per anni ci sono venuti, concordano che il tracciato di questa edizione del Blue Canyon sia probabilmente stato una delle location migliori nella storia della Wild Boar Valley Challenge.

 

(HAJDU-PROTO) Solo un team e stato capace di finire il Blue Moon canyon senza il vericello. E' stato l'Hajdu Offroad team proveniente dall'Ungheria. Ovviamente non e stata una missione impossibile, ma quasi.

 

LUCA FONTANI WILLIS PROTO TEAM PROTOZOICO

I percorsi alla Wild Boar valley Challenge sono ben organizzati, ognuno ha i suoi punti, sia per la stampa che per gli spettatori. Tutti ricevono le coordinate, potendo così muoversi durante il giorno seguendo i veicoli in competizione. La parte piu interessante del terzo percorso e stata il Moěane canyon. Luca Fontani con la sua Ultra4 Buggy era uno dei favoriti che doveva tagliare il traguardo a fine settimana ma, purtroppo così non è stato, perchè costretto al ritiro a causa di una sfortunata rottura causata dalla durezza dei percorsi; ritornerà il prossimo anno con un'altra macchina preparata appositamente per le competizioni di estremo.

 

EIBENSTEINNER - PROTO 

Il team austriaco Eibesnsteiner/ Deutschmann ha chiuso la Wild Boar Valley Challenge arrivando secondo nella classifica finale. La Super Extreme special stage durante l'ultimo giorno di corsa non ha cambiato nulla nella classifica finale. Era sicuramente difficoltosa non solo per i team ma anche per gli spettatori e la stampa grazie alle caratteristiche del territorio particolarmente impervio cha hanno potuto così apprezzare le incredibili evoluzioni degli equipaggi rimasti in gara. La fine del road book ha portato nuovamente i partecipanti presso l'area del prologo; questa volta e stato preparato un percorso diverso... Quattro giganteschi canali fangosi da scegliere, poi su per la collina tra la foresta e poi di nuovo giù.

 

La Wild Boar Valley Challenge 2015 consiste in 5 percorsi, un tratto circolare all'inizio e poi, l'ultimo giorno, c'e la Super Extreme special stage.

Questa gara merita di essere vissuta giorno per giorno, le caratteristiche del territorio circostante sono uniche ed attirano ogni anno numerosi team da tutta Europa. Sperimentata in questa edizione, per l'anno prossimo sarà disponibile una categoria con percorsi sempre impervi ma più leggeri adatti a 4x4 con budget limitato. Ci rivediamo alla prossima edizione nel 2016.

 

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Testo: Emilio Mocibob 

PHOTO: M-Pictures / 4WD Magazine 

 

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