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Hellas Rally 2019

Biggest Rally in Europe.

Così si può sintetizzare l’edizione 2019 dell’Hellas Rally. Infatti si sono iscritti 205 concorrenti suddivisi tra moto, quad ed ssv. Le località di provenienza: praticamente mezzo mondo, infatti dall’Europa era presente il maggior numero, ma non sono mancati, messicani, israeliani, cinesi, russi; ed ovviamente italiani, sia tra le moto che tra gli SSV.
Tanto che il titolo tra le moto è stato conquistato proprio dall’Italiano Leonardo Tonelli, in gran forma, ha dominato fin dall’inizio le prime posizioni di classifica.
La competizione, nel suo genere è anche la più lunga in termini di tempo e di chilometri di gara, in tutta Europa; la formula attrae molti concorrenti, proprio perché si respira ancora un’aria di sport e rispetto per il lavoro degli organizzatori, per la competizione, per il paesaggio circostante.

 


Ed iniziamo proprio da questo, infatti la location dell’Hellas Rally 2019 è stata fantastica, forse una delle più belle in assoluto di tutte le edizioni: Karpenisi. La regione dell Evritania, montuosa, ricca di vegetazione, spettacolare, coinvolge sia i concorrenti che il pubblico in generale. Durante la gara, tutti hanno avuto modo di ammirare dei paesaggi mozzafiato, raggiungere altitudini, incredibili, sino ai 2000mt, toccare con mano la neve ancora presente, essere coinvolti dalle grandi e verdeggianti conifere che contornavano le ampie distese montuose e rocciose. Gli abitanti di Karpenisi, erano felici di avere la manifestazione in paese, tanto da organizzare una sfilata di tutti i concorrenti lungo le vie pedonali del centro. L’ospitalità greca in questa località ci ha lasciato veramente increduli, così come fantastico è stato assaporare l’acqua direttamente dalla fontana. Questa zona è uno dei polmoni naturali più estesi della Grecia: l’aria che si respira è pura, l’acqua può essere bevuta direttamente dai ruscelli che scorrono rigogliosi; aspetti questi che pian piano nel resto dell’Europa si perdono, sostituiti dalle bottigliette di plastica.

 

Torniamo alla competizione: l’Hellas Rally ha avuto inizio dopo due giornate di verifiche tecniche ed amministrative, con un prologo di 12 km prima della sfilata in città. Questo per scaldare un pò i motori e prendere confidenza con quello che è stato il terreno di gara per le successive 6 tappe decisamente molto più lunghe. Infatti la seconda tappa portava i concorrenti da Karpenisi a Plastira e rientro per un totale di 320km: piste dure, pietrose, fango e tanta navigazione sono state le principali caratteristiche della giornata. La tappa numero tre raggiungeva Smokovo, caratteristico paesino incastonato tra le alture brulle e per certi aspetti inaccessibili, ma particolarmente suggestive; un totale di 265km che ha iniziato a creare qualche problema di carattere meccanico, in particolare ai portacolori italiani Ettore Ventura ed Angelo Montico. Infatti il loro Yamaha ha ceduto, il motore si è surriscaldato e bloccato, costringendo così l’equipaggio ad abbandonare la competizione.

 

Il quarto giorno di gara è stato il più lungo e difficile, una tappa complessiva di 400km, suddivisa si in due prove speciali, ma il percorso complicato, l’altitudine, il freddo, la neve, hanno messo a dura prova veicoli ed equipaggi. Le classifiche subiscono i primi cambiamenti, soprattutto nella categoria degli SSV, dove il dominio del Yamaha svizzero comincia a sentire la presenza degli equipaggi a bordo dei Can Am, in particolare il team Israeliano di Guy Bitton e Raz Hermann, che riesce a risalire la china, nonostante la clamorosa fuoriuscita a ridosso delle alte conifere del giorno precedente.
Dato che questa tappa è stata particolarmente dura l’organizzazione ha deciso di dimezzare la tappa numero 5, realizzando una sola prova speciale da Karpenisi a Makrakomi per un totale di 180km di cui 110cronometrati. Questo fatto ha permesso a tutti gli equipaggi di recuperare un pò di tempo in più per il lavoro delle assistenze, che in tutta la settimana ha avuto veramente tanto da fare.

 

Il sesto giorno di gara si è tornati sulle alte cime, “above the trees” è un titolo più che adeguato, gli alberi infatti erano spariti, solo vette verdeggianti ed un cielo che sembrava dipinto; il freddo ed il vento non hanno dato tregua ai concorrenti, ma il paesaggio era decisamente suggestivo. Il chilometraggio complessivo di questa giornata è stato di 249km, la quota più alta raggiunta è stata di 1981mt!
E finalmente è giunto l’ultimo giorno di fatiche, la stanchezza si fa sentire, ma la soddisfazione dei piloti è palpabile, nessuno ha esposto reclami, nessuno ha espresso alcun tipo di reclamo o di commento negativo; di fatto, in tanti anni in cui seguiamo questo sport, è la prima competizione in cui la soddisfazione è palpabile sia per gli organizzatori sia e sopratutto per i concorrenti; è la prima edizione in cui la flotta medica, giunta dalla Repubblica Ceca e composta da un totale di 7 mezzi è stata praticamente superflua, solo pochissimi interventi marginali. Un successo, l’Hellas Rally 2019, sotto ogni punto di vista.
Le classifiche dettagliate sono disponibili sul sito www.hellasrally.org 

 

Testo e foto motorsand4x4.com

 

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