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California On The Road

Un’esperienza incredibile: il long test con la Honda Ridgeline, il nuovo pick-up dalla motorizzazione performante, dal look sbarazzino e dal confort insuperabile. 5000km di piste e strade attraverso la California degli anni attuali e del passato, che ha inizio da Marina del Rey.
Un luogo affascinante, caratteristico a sole 4 miglia dall’aeroporto internazionale di Los Angeles: Marina del Rey è una cittadina che conta circa 8000 abitanti, ma vanta due record speciali. E’ la Marina che ha il porto più grande al mondo per ospitare imbarcazioni di piccole dimensioni, ci sono infatti oltre 7000 posti barca lungo i suoi moli. Il secondo record riguarda il mondo internet: qui ha infatti sede l’Agenzia che assegna gli indirizzi IP, la Internet Assigned Numbers Authority (IANA).
Nel lontano 1965 Marina del Rey non aveva alcuna costruzione, le foto dell’epoca evidenziano una zona paludosa. Fu il presidente Eisenhower che iniziò i grandi lavori di bonifica e costruzione dei moli. Oggi giorno Marina del Rey è il posto giusto per uno “splash” subito fuori Los Angeles. Passeggiare lungo i moli offre panorami e tramonti molto suggestivi. Guardare l’oceano con i surfisti che sfidano le onde in ogni momento della giornata permette di respirare un’atmosfera unica. A Marina del Rey si possono trascorrere tranquille serate negli splendidi locali con un aperitivo, rivolti lungo il mare, assaporando la brezza ed il clima sempre temperato.


I weekend si animano non poco, con feste e musiche e show praticamente ovunque, ma un luogo da non mancare assolutamente è il Fisherman Village, qui ci sono caratteristiche costruzione in legno, dai colori sgargianti, che offrono splendidi negozi di souvenirs, ristoranti (anche italiani) e tanta attività ricreativa. Naturalmente non può mancare un giro sulla spiaggia e soprattutto in bicicletta, così abbiamo raggiunto Venice, per assaporare il vento e l’esuberanza del quartiere. Lungo la spiaggia, infatti, artisti eclettici espongono le proprie opere, surfisti anni’60 ci riportano indietro nel tempo. Un’esperienza unica che ci offre un visione diversa del mondo. Ascoltare musica, pedalare e camminare tra pittori, showman, scultori, guardando i mille colori assembrati negli stand è davvero interessante. Venice è famosa per quanto riguarda i film, ma il nome è stato dato in onore della Venezia italiana.

 

Una volta raggiunta la zona di Dell, capiamo il perché: ci sono i canali navigabili da canoe e gommoni, immersi nella natura e contornati da casine molto particolari.
Tra le varie attività non può mancare un’escursione in barca per avere una prospettiva diversa della città. Noi abbiamo conosciuto il capitano Skip che ci ha ospitato a bordo di The Duchess, e ci ha portato a solcare le onde del Pacifico per ammirare il paesaggio ed incontrare simpatici delfini dal naso nero. Una magnifica escursione, che ci ha fatto scendere per la prima volta dal nostro Honda Ridgeline. La tecnologia, a bordo di questo splendido natante, fà da padrona. Sulla Duchess, infatti un impianto domotico, o meglio “nautimotico” comanda ogni funzione elettrica con un notevole risparmio della preziosa energia di bordo; rendendo la vivibilità sul mare un vero piacere.
Le tre cabine per gli ospiti, così come i tre bagni sono lussuosissime, ed attrezzate di ogni accessorio per rendere il soggiorno in crociera il più confortevole possibile agli amanti di questo tipo di vacanza. 
Per soggiornare a Marina del Rey ci sono molte possibilità, come appartamenti in affitto, oppure hotel, sia direttamente sui moli, sia più all’interno; naturalmente i mesi estivi sono quelli in cui l’alta stagione rende tutto occupato; la scelta migliore è senza dubbio la primavera e l’autunno, quando c’è una calma incredibilmente rilassante. Per scoprire tutte le curiosità della città si può raggiungere il particolare Ufficio informazioni, il Visitor Centre infatti è situato in un bel edificio a forma di faro; oppure si può consultare il sito .

 


Da Marina del Rey prendiamo la via verso sud. Una vera sorpresa, l’arrivo a San Diego, prima e dopo il viaggio a piedi oltre il confine messicano, si è rivelata un’autentica meraviglia. Infatti la struttura di Wyndham Bayside è posizionata proprio di fronte al molo dove attraccano le navi da crociera. Il panorama dalle stanze è magnifico, lo spazio a disposizione è enorme, il parcheggio, oltre ad essere facilmente accessibile, è ampio, recintato sicuro ed anche coperto.
Il ristorante Claim Jumpers è davvero accogliente, realizzato in stile montano, con panorama sul mare, offre menù ampio per ogni esigenza, il cibo di alta qualità, il rapporto servizio-qualità-prezzo è eccellente; fare colazione al Claim Jupiter dà una marcia in più alle giornate. www.wyndhamsandiegobay.com

 

 

Da San Diego si parte alla scoperta della parte desertica della California. Una tappa magnifica e del tutto inaspettata è stata quella a Lancaster. Lancaster, da San Diego dista poco più di 3 ore di viaggio; lungo piste e strade molto divertenti che si inerpicano tra le colline pietrose con un panorama molto bello. Ma la sorpresa più grande è la città stessa ed il suo esteso contorno agricolo e naturale. Lancaster è stata fondata circa 40 anni fa, la sua crescita economica è data in primis dall’industria aeronautica. Qui infatti ci sono grandi nomi come la Boeing che costruiscono aerei e motori aeronautici. La base aerea sia civile che militare occupa una superfice immensa; qui c’è anche l’hangar in cui è stato registrato il film The Terminal di Tom Hanks. Noi siamo andati a visitare il Museo Blackbird Airpark, realizzato all’aperto – date le dimensioni dei velivoli – molto interessante ed avvincente. 
Il Centro città di Lancaster è molto bello; la Main Street si snoda lungo un miglio, colmo di storia e fascino; troviamo la Walk of Honor dedicata ai personaggi che hanno reso grande l’aviazione americana; ed ancora il Western Hotel Museum , molti edifici storici, la libreria, il museo d’arte ed il Gasoline Cafe. Qui si incontrano giovani attori e performers che si esibiscono tra la struttura realizzata per dare spazio ad appassionati di moto e motori; così si può sorseggiare un buon 89 octani od un 91 octani accompagnati da panini al pesto o dolci.

 


Naturalmente non dimentichiamo il fatto che il nostro itinerario a bordo di Honda Ridgeline ci vuole spesso in off-raod, così ci addentriamo nella parte più bella dell’area di Lancaster, ed andiamo a visitare l’Antelope Valley Indian Museum, (AVIM.parks.ca.gov) e percorriamo le piste all’interno del Joshua Tree park.
La bellezza di questo paesaggio ci conquista, piste sabbiose, terreno desertico e questi strani alberi che non sono riconducibili ne alle latifoglie ne agli aghifoglie.
Non possiamo non guidare ed ammirare il paesaggio, così km dopo km ci rendiamo conto di aver fatto molta strada ed il tempo è trascorso inesorabile. Nell’area circostante Lancaster ci sono anche moltissime location in cui sono stati girati film western e non solo, sono tutte visitabili ed alcune tuttora utilizzate, così raggiungiamo Club Ed prima e 4Aces poi; quest’ultimo era impegnato con una troupe al lavoro su una pellicola dedicata agli anni ‘60.


Ci addentriamo poi verso il Red Rock Canyon, e veniamo attratti dalla Poppy Reserve State Park, dove un centro interpretativo spiega la tipologia di terreno di queste colline, che in primavera sono di colore arancione. Infatti in questa zona cresce il fiore chiamato Poppy; la cui forma richiama i papaveri ed ha un colore arancione molto acceso.

 


Per conoscere più da vicino i Joshua Tree siamo andati a visitare la Antelope Valley Resource Conservation Disctric Nursery, dove abbiamo conosciuto Derek Winkel. La gentilezza e la disponibilità di Derek ci hanno subito colpito, così come la sua cultura in fatto di piante ed in particolare di Joshua Tree. Derek dirige questo immenso vivaio con tantissima passione, ci sono splendide piante di latifoglie, abeti, pini americani. Ogni progetto viene messo a punto nelle immense serre, dove si inizia con piantare i semi in piccoli vasi che sembrano delle carote.
Il terreno su cui i Joshua Tree crescono è sabbioso e pietroso, le loro radici si ramificano moltissimo in larghezza; perciò diventa impossibile estrarle tutte e togliendo il tronco si spezzano. I Joshua Tree cresco velocemente, i primi 9 centimetri, poi la crescita rallenta moltissimo, così per raggiungere le dimensioni che abbiamo visto possono volerci anche 80 anni. Visita il sito ufficiale della Nursery .

 

 

A bordo del nostro meraviglioso amico Honda Ridgeline da Lancaster siamo partiti in direzione Nord per raggiungere una meta del tutto inaspettata! Mammoth Lakes: non è solo un comprensorio sciistico fantastico, non è solo un’area montana nella Sierra Nevada, è un mondo magico che si trasforma in realtà non appena si raggiunge l’uscita dall’autostrada US395!!   

 

Mammoth Lakes vanta una storia molto antica, che risale al 1870 quando qui si stabilirono le prime miniere; economia che durò relativamente poco, e di cui oggi ci sono testimonianze grazie alle città fantasma come Bodie. Dopo l’era mineraria c’è stato l’avvento dell’era del legname, grazie a foreste di conifere immense e legno di abete rosso dalla particolare solidità. Giungiamo ai nostri giorni e l’aspetto più importante di Mammoth Lakes è senza dubbio il suo splendido paesaggio, in ogni periodo dell’anno si può vivere la magia dei laghi, della montagna e della suo ospitalità.
La stagione invernale è, senza dubbio la più lunga, inizia a novembre e termina a fine giugno od anche luglio a volte. Questo fatto ha reso possibile la realizzazione di un comprensorio sciistico favoloso. Molte piste dalle varie difficoltà e lunghezze, un’altitudine che va da 2500 a 3099mt! Impianti di risalita molto ben organizzati che permettono un flusso continuo senza attese anche quando c’è molta gente a sciare. Ci sono seggiovie da 4 ed anche da 6 posti; una ovovia che fa una sosta intermedia a McCoin Station; poi porta alla vetta più alta, dove il panorama è letteralmente mozzafiato. Dalla vetta, infatti, si possono ammirare tutte le montagne della Sierra Nevada ed i laghi che circondano il comprensorio, e rendono Mammoth Lakes una favola. Carichiamo gli sci sul cassone di Honda Ridgeline, che ben si presta a questo tipo di attività; parcheggiamo praticamente sulla pista da sci, sotto il cartello con la mappa del comprensorio e la disposizione delle piste, degli impianti con relativa difficoltà di discesa. Indossiamo scarponi e sci ed iniziamo un’avventura a “due zampe motrici”. Il divertimento è incredibile, grazie anche ai materiali, non facciamo difficoltà a trovare le piste più adatte al nostro stile, infatti sono tutte molto ben segnalate dal verde al nero passando per il blu. Sulle piste c’è moltissimo personale di supporto, per ogni genere di esigenza, medica, tecnica, informazioni, intrattenimento. Così incontriamo anche Wally, la mascotte, un Mammoth molto sportivo che raggiunge le piste sugli sci ed intrattiene il pubblico.
Un’esperienza unica è anche vivere qualche giorno qui, tra le alte conifere verdeggianti e le costruzioni in “legno di bosco” perfettamente integrate con l’ambiente circostante. Si può scegliere il tipo di alloggio che più si addice ai propri gusti, dalle casette di montagna, ai cottage, all’hotel. Citiamo il Sierra Nevada Resort, che offre una sistemazione molto particolare ed al suo interno ha anche l’ufficio per il nolo dell’attrezzatura da sci Black Tie.

 

 

Mammoth Lakes è anche il paradiso per chi ama le escursioni e gli sport estivi sull’acqua, in mountain bike, e soprattutto in 4x4!!! Infatti ci sono moltissimi percorsi adatti ai fuoristrada, con tanto di cartelli “4WD only”, che ci rendono felici al solo guardarli. Percorriamo alcuni passaggi con il nostro Honda Ridgeline che ben si disimpegna tra le alte conifere e ci permette di scoprire paesaggi estremamente suggestivi e coinvolgenti. Raggiungiamo il Mono Lake, unico lago salato dell’area, ed ancora Hot Creek, ove il fenomeno dei geyser si ripropone ed offre un paesaggio ancora diverso.
Se nell’immaginario comune la California è sinonimo di spiagge oceano e surf, questo è il luogo ideale per sfatare il mito; Mammoth Lakes è indiscussamente il luogo più affascinante tra le montagne americane, forse meno conosciuto rispetto ai grandi Parchi, ma sicuramente quello che offre le opportunità più incredibili in ogni stagione; assolutamente da visitare e da vivere.
 www.visitmammoth.com

Dal mondo incantato di Mammoth Lakes la nostra Honda Ridgeline si è diretta a Nord; lungo la US 395 verso Carson City e poi Reno, un viaggio molto tranquillo, iniziato sotto una tormenta di neve che ci ha accompagnato fino alla cima della Sierra Nevada.
Dopo circa 3 ore siamo arrivati al complesso El Dorado, Casinò e Resort, una vera sorpresa totalmente inaspettata. Reno è una città che conta circa 8500 abitanti, noi siamo ospiti all’El Dorado Casinò, fondato dalla Famiglia italiana Carano ai primi del ‘900 e cresciuto nel tempo grazie ad un costante lavoro di investimento, rinnovamento, ampliamento in diversi settori; tra i quali il benessere, la ristorazione, la vinificazione.
La compagnia conta qui in città 3 importanti strutture Casinò, collegati tra loro da un design spettacolare; da El Dorado si passa Silver Legacy attraverso la magia della belle epoque con fontane; dopodichè si giunge al Circus Circus passando attraverso un’immensa macchina da miniera allocata all’interno di una cupola. La coreografia, le strutture sono sapientemente sistemate e molto curate, così come tutto il complesso; ecco perché è il complesso di Casinò più importante di Reno e del Nevada.

 

 

 

All’interno di El Dorado  c’è il miglior ristorante italiano del Paese: “La Strada”, un nome che ci attrae e ricorda il movimento.

Conosciamo lo chef, Massimo Riggio, di Milano, arrivato in USA oramai più di 25 anni or sono su richiesta del fondatore di questa grande compagnia El Dorado, il signor Carano.

 

Massimo è uno Chef veramente con la “C” maiuscola, ci fa assaggiare delle prelibatezze che nemmeno in Italia avevamo assaggiato. In primis si tratta dei Ravioli ai funghi, una ricetta che lo Chef Massimo ha sviluppato in modo sublime, davvero da provare.

 

Scopriamo anche che tutte le paste sono fatte fresche nel laboratorio dislocato in una parte dell’edificio dove ci sono oltre 50 mila dollari di macchine per la pasta arrivate dall’Italia ed addetti ai lavori che hanno studiato nel nostro paese. Inoltre tutti i prodotti usati nel ristorante arrivano direttamente dall’italia, nulla viene lasciato al caso.

 

Un’altra caratteristica che ci ha colpito è stata la simpatia dello Chef Massimo, che ha accolto molti clienti di persona, inoltre nonostante la mole di lavoro è sempre stato sorridente e disponibile, attento con i collaboratori, ma mai duro come è capitato di vedere in talune trasmissioni tv.

 

La simpatia e la bontà di questo bravissimo Chef completano il successo del ristorante La Strada, un luogo da visitare e dove sostare per una cena da gourmet, e sorpresa finale, ad un costo decisamente interessante.

 

E’ giunto il momento di percorrere il tratto finale del viaggio: non è uno scioglilingua, ma la destinazione è San Remo Hotel in San Francisco. (www.sanremohotel.com)

Un Hotel costruito dagli italiani nel 1906 e tale rimasto, abilmente conservato dai proprietari; con il fascino del ‘900 riporta gli ospiti a vivere la San Francisco dell’epoca. Un edificio giallo, posizionato a due isolati dal Pier 39, la famosa località turistica per eccellenza della città; il San Remo Hotel è veramente eclettico ed accogliente. La gentilezza e la disponibilità del personale ci lascia senza parole. La struttura è molto ben curata, in ogni dettaglio, un’armonica fusione di antico e moderno raccoglie tutti i servizi, dalla reception, al caffè e tè disponibile 24H; alla linea internet di ultima generazione.


Al nostro arrivo restiamo colpiti da una piccola Vespa 400 posizionata davanti all’ingresso; scopriamo che i proprietari sono amanti delle auto antiche e ne hanno una bella collezione privata nell’adiacente officina; che visitiamo immediatamente.

 

San Remo Hotel è stata la scelta giusta per un soggiorno così particolare a chiusura di un lungo viaggio in cui la Honda Ridgeline ci ha regalato un sacco di emozioni. San Francisco, è una città caotica, con il CityPass del San Francisco Travel abbiamo avuto la possibilità di usufruire dei tram e dei Bus a due piani, così la veloce visita è stata perfetta con risparmio di tempo.

 

Per acquistare il citypass ed usufruire del notevole risparmio che ne consegue, visita il sito   

 

E con il Golden Gate sullo sfondo si conclude il nostro lungo viaggio attraverso la California e la sua storia dal 900 ad oggi. Una vera sorpresa ricca di esperienze e fascino, 5750km che ci hanno portato a scoprire le bellezze della natura; percorrere piste in fuoristrada belle ed impegnative, soggiornare in luoghi incantanti come Mammoth Lakes e Lancaster.

Testo e foto Fuoristradaweb.com

 

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